Nel corso dei suoi cento anni, la Pro Foligno ha vissuto inevitabilmente eventi fortunati incrociati con momenti di difficoltà. Al di là dei singoli eventi, rimangono tuttavia le pietre miliari che la Pro Foligno ha lasciato in custodia alla città. Già nel 1906 ebbe a compiere una operazione coraggiosa con la fondazione della associazione di pubblica assistenza “Croce Bianca”. Continua...

Bollettino

Bollettino FOLIGNO Settembre – Ottobre 2024

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Bollettino Agosto Settembre 2024

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Editoriale – Ottobre 2019

Al centro del giardino, l’uno accanto all’altro, vivevano un cipresso e un salice piangente.

Il primo, alto tanti metri, ondeggiava con la punta nell’aria simile a un pennello sulla tela di un artista. Il salice, poverino, era molto più basso del cipresso e con le fronde più larghe e più lunghe appese ai rami, agili e flessibili, s’incurvava sempre più verso l’erba del prato.

Un giorno il cipresso disse all’amico: “Alto come sono, io riesco a vedere tante cose belle che tu non riesci nemmeno ad immaginare; anche le più lontane…! Al di là della recinzione vedo immensi prati fioriti e all’orizzonte una collina tonda come un panettone, con un grazioso paesino circondato da un bellissimo campo di girasoli”.

Rispose il salice: “Sei proprio fortunato di poter vedere dall’alto tante meraviglie! Però anch’io posso raccontare la mia bella storia! Con le foglie riesco ad accarezzare dolcemente i petali dei bellissimi fiori che mi circondano e ad aspirarne l’inebriante profumo. Ogni sera, poi, prima di addormentarmi, ascolto da vicino l’allegra serenata dei grilli”.

Luca Radi, 27 ottobre 2019

IL FIORDALISO, FAVOLA (Editoriale settembre 2019)

C’era una volta, in un  campo dorato di grano, un fiordaliso.

Era azzurro come il cielo a mezzogiorno ed aveva i petali così delicati che tremolavano ad ogni alito di vento.

Si sentiva troppo bello e delicato per vivere in mezzo a tutte quelle resti pungenti, e spesso si chiedeva perché fosse nato e cresciuto in una assolata campagna e non piuttosto nel verde giardino di una bella villa, dove poter essere ammirato e vezzeggiato come gli altri fiori variopinti e profumati.

Un giorno, una capinera si posò nelle vicinanze per beccare qualche chicco da una spiga e allora il fiordaliso la pregò di prenderlo con tutte le radici e di portarlo via di là.

La capinera si commosse alla preghiera del fiore, lo prese delicatamente con il becco e lo trasportò in un giardino bellissimo, dove lo interrò accanto ad uno splendido roseto.

Il fiordaliso, inebriato dal profumo di quelle rose e dall’orgoglio di essere in mezzo a loro, si sentiva ancor più bello di quel che era.

Purtroppo la sua gloria in quel giardino non durò a lungo. Il mattino seguente, infatti, venne strappato dalla terra senza tanti complimenti e gettato via insieme alle altre erbe infestanti che non lasciavano spazio alle rose per crescere e sbocciare.

Luca Radi, 25 settembre 2019

 

PRIMAVERA DI BELLEZZA – editoriale marzo 2018 bollettino Pro Foligno

Quando penso alla primavera, mi tornano in mente i quaderni che da fanciullo la mia maestra Franca Mazzolini mi  faceva adornare con cornicette e disegni a tema. I prati con i fiori, le rondinelle che volano intorno al campanile della chiesina di paese, i ramoscelli di prunus in fiore, le uova pasquali colorate con i pastelli stesi da una mano ancora incerta al limite della traccia del disegno a matita. Vorrei riprenderli in mano quei quaderni per riappropriarmi di quelle primavere, di quei momenti di spensierata felicità.

Oggi, mentre scrivo queste poche righe, la primavera non sembra essere realmente arrivata e un vento gelido ricorda più il clima di fine autunno o una imminente nevicata invernale, ma si sa le mezze stagioni sono instabili da sempre. Assai presto, forse ancor prima che il mese di maggio sia terminato, rivedremo i rondoni provenienti dall’Africa con le loro strabilianti acrobazie aeree e torneremo ad avere una “primavera di bellezza” insieme alle giornate FAI dedicate ai tesori artistici della nostra penisola mai visitabili in altri giorni dell’anno.

Noi della Pro Foligno, nel nostro piccolo, vogliamo ogni mese una giornata di bellezza, andando a riscoprire nella straordinaria città di Foligno – troppo lontana dai riflettori turistici – luoghi inconsueti, sconosciuti o poco conosciuti,  spesso di proprietà privata e di difficile visione. I nostri antichi palazzi, i monasteri, gli oratori si apriranno, ogni primo venerdì del mese, per tutto il 2018, come il rifiorire, al primo caldo raggio di sole, della violetta spontanea nella buia lecceta di Sassovivo e della genziana profumata in un prato del Subasio. Mese per mese accenderemo la luce su una delle nostre bellezze, perché la bellezza è la gloria del mondo cantata dalla luce che le dà vita e forma. Anche la notte acquista splendore se è accesa dal lume delle stelle o dalla chiarità della luna.

Luca Radi

Foto di Giovanni Galardini

INNOVAZIONE DI PRODOTTO IN CAMPO CULTURALE – editoriale febbraio 2018

Per le imprese che si affacciano al mercato globale ed alla competizione mondiale un elemento appare assolutamente chiaro ed incontroversibile: la necessità di organizzarsi per avere una continua innovazione dei prodotti. L’innovazione di prodotto (ed anche di processo) è infatti, oggi, l’unico vero elemento in grado di garantire il successo dell’impresa in mercati in continua trasformazione.
Pensiamo per esempio nel campo dell’elettronica come colossi del settore si sfidano mese per mese, direi giorno per giorno, per migliorare gli smartphone e o altri devices. La stessa cosa accade in tutti i settori economici. Nel campo dell’automotive c’è una innovazione per il miglioramento dei consumi e dell’inquinamento, come nel settore alimentare e in quello della moda dove l’innovazione è evidentissima di stagione in stagione.
Ed in campo culturale? In campo culturale l’Italia è stata ferma per decenni. Sembra che in questo settore non sia necessario fare innovazione! Ma non è così. Negli ultimi tempi la competizione tra territori, non necessariamente limitrofi, si è assai sviluppata. Ecco quindi che ogni città, ogni territorio dovrebbero, con cadenza periodica, rivedere le propria offerta culturale e turistica immaginando nuove proposte con mostre e grandi eventi (importanti almeno a livello nazionale), da effettuarsi all’interno dei musei e contenitori adibiti. Ma poi occorre rivalorizzare ciò che abbiamo dimenticato nei magazzini dei nostri musei o semplicemente non è degnamente valorizzato da un punto di vista turistico: in ogni città, in ogni luogo della nostra bellissima penisola, ci sono oggetti di valore, storie dimenticate, luoghi incredibili da riscoprire, grazie ai quali possiamo costruire dei “prodotti turistici” nuovi.
Alla Pro Foligno quest’anno abbiamo individuato 2 temi che riteniamo importanti: il torchio Manzoniano, Amos dell’Orto del 1840, di cui non se ne conosceva l’esistenza a Foligno e con cui fu stampata la prima edizione “quarantana” dei Promessi Sposi, e poi la figura di Giuseppe Piermarini, l’architetto della Scala di Milano, della Reggia di Monza e non solo. In città abbiamo ben 649 disegni originali, gli strumenti di lavoro, la casa dove ha vissuto gli ultimi anni.
Nel 2018 alla Pro Foligno cercheremo di raccontare storie nuove; cercheremo di fare, per Foligno, la nostra innovazione di prodotto in campo culturale. Seguiteci.

Luca Radi

LE CITTA’ SONO VIVE – editoriale gennaio 2018

Nei giorni scorsi mi è capitato tra le mani un libro caro a mio padre, “Le città sono vive”, scritto dal suo amico Giorgio La Pira, Sindaco di Firenze negli anni ’60.
Mi piace estrapolarne e condividere con Voi una frase, un concetto : ” …qual è il diritto che le generazioni presenti possiedono sulle città da esse ricevute dalle generazioni passate? La risposta non può essere che questa: è un diritto di usare, migliorandolo e non distruggendolo o dilapidandolo, un patrimonio visibile ed invisibile, reale ed ideale, ad esse consegnato dalle generazioni passate e destinato ad essere trasmesso, accresciuto e migliorato, alle generazioni future. Usare, migliorare e ritrasmettere la casa comune!…”
La vita sociale, il vivere insieme degli uomini, oggi più che mai, nella realtà moderna, si espande e si arricchisce di nuovi valori.
È vero, le città saranno vive se ogni giorno non dimenticheremo la storia fatta di beni tangibili, di pietre, di paesaggi, di opere d’arte e se tutto ciò sapremo ritrasmettere, con un valore aggiunto, alle nuove generazioni. Le città continueranno a vivere se ognuno di noi, nel suo piccolo, saprà tutelare ed accrescere quel valore inestimabile fatto di ricordi, di storie, racconti ed impegno personale. Le città continueranno ad essere vive se la responsabilità individuale diverrà consapevolezza collettiva, se il valore di ognuno diverrà valore di tutti. Per salvaguardare il prezioso patrimonio, umbro ed italiano (paesaggio, antichità, storia, tradizioni e cultura) e per evitare che ciò che resta del nostro paesaggio venga distrutto, bisogna ripartire dai diritti delle generazioni future e su questa base ricostruire una coscienza collettiva anche attraverso un quadro istituzionale e legislativo credibile, funzionale ed efficace.

Luca Radi

Bollettino Pro Foligno – marzo 2017

Tra gli altri, gli eventi di marzo, l’intervista all’avv. Angelo Mancini, il convegno internazionale su Federico Frezzi e tanto altro ancora nel bollettino di marzo

 

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Editoriale maggio-giugno 2017 – Bollettino Pro Foligno

FOLIGNO CITTA’ D’ARTE

FOLIGNO MUSEO DIFFUSO

Lunedì 29 maggio nella sala dei Paesaggi di Palazzo Brunetti Candiotti, gentilmente messa a disposizione dal Presidente dell’Ente Giostra della Quintana Domenico Metelli, cui va il nostro ringraziamento, è stato presentato il libro Il Generale Ferrante Gonzaga del Vodice scritto dal socio e consigliere Mario Timio, alla presenza di autorità civili e militari e di un numeroso pubblico.
Potrete leggere all’interno di questo numero una ampio resoconto dell’evento, con un inserto interno riportante l’intero intervento del Prof. Turrioni, che ha suscitato interesse e coinvolgimento dei presenti.
Voglio ringraziare sinceramente e vivamente tutti coloro che hanno reso possibile l’iniziativa, enti, imprese ed associazioni, e naturalmente i soci, consiglieri e collaboratori della nostra associazione, che, in pieno spirito di servizio, hanno con entusiasmo operato. Possiamo veramente dire che “l’unione fa la forza”: sembra una frase “fatta”, ma mai è stata più vera come in questa occasione.
Infine ancora due parole per un aspetto della nostra Città ancora trascurato e di cui ho avuto modo parlare più volte: il Porticato delle Conce, uno spaccato di Foligno, integro nella sua fisionomia, suggestivo con la via che si affaccia sul Topinello o Canale dei Molini. Come ben sapete il porticato restaurato negli ultimi anni a seguito del recupero post-sismico,  ad un certo punto però s’interrompe, e al di là di questa interruzione, persiste un degrado notevole purtroppo da tempo. Nulla al di là di parole è stato fatto.
Ci permettiamo, in attesa di un intervento risolutivo finalizzato a completare il recupero della via che è fra le più suggestive della nostra Città e come detto vero biglietto da visita sotto il profilo della immagine, di formulare la seguente proposta: procedere con un intervento con costi limitati, che possa consentire almeno il passaggio dell’intero porticato, previa bonifica e ripulitura di tutto il tratto oggi ostruito. E’ possibile?  Attendiamo risposta.
Grazie.
ALFREDO OTTAVIANI

Editoriale aprile 2017 – Bollettino Pro Foligno

FOLIGNO MUSEO DIFFUSO
Il Corriere della Sera di giovedì 13 aprile u.s., in occasione della importante Mostra “Da Giotto a Morandi – Tesori d’arte di fondazioni e banche italiane”, a cura di Vittorio Sgarbi, che si tiene a Perugia a Palazzo Baldeschi fino al 15 settembre, ha ospitato un intervento di Roberta Scorranese, sul territorio umbro, avente per titolo “Chiese e palazzi. Una ricchezza fatta di armonie”.
La giornalista ha parlato anche della nostra Città, evidenziando la presenza, oltre all’Oratorio della Nunziatella, con il “Battesimo di Cristo” del Perugino, della “cattedrale di San Feliciano, il posto accanto al quale  Francesco d’Assisi si mise a vendere le stoffe del padre… c’è la casa natale di Giuseppe Piermarini, architetto famoso per aver ideato il Teatro alla Scala di Milano”: tutto ciò a detta della giornalista rappresenta “la vera ricchezza umbra”, che sta “in questa prossimità di cose diverse ma armoniche nel loro insieme”.
Ecco la via da seguire: una immagine armonica di Foligno fatta dalle nostre ricchezze, che vanno opportunamente valorizzate e  divulgate  attraverso idonei supporti promozionali: quindi oltre alle già note Foligno, Città della Stampa e Foligno Città Dantesca, anche  Foligno Città del Piermarini e Città di Francesco d’Assisi.
Tutto questo per far sì che Foligno, sia sempre di più oggetto di interesse  ampliando l’offerta e curando la cultura dell’accoglienza e del sorriso.
Torno ad evidenziare la necessità di allestire il più possibile eventi di ampio respiro e di portata che va al di fuori dei confini della nostra Città,  che possano contribuire efficacemente a far conoscere e quindi a far crescere la nostra Città sia pure in un periodo difficile come l’attuale.

Ricordo ai nostri lettori che a Foligno dal 12 aprile hanno luogo, come da molti anni, le Giornate Dantesche, organizzate dal Comitato di coordinamento per lo studio e la promozione della prima edizione della Divina Commedia (Foligno 1472) con le Lecturae Dantis e conferenze di sicuro interesse, ed alla fine del mese (27-30 aprile) la VII Festa Scienza Filosofia virtute e canoscenza, avente per tema “L’innovazione. Il futuro in mezzo a noi”, con la presenza di illustri relatori e studiosi di fama. Eventi di ampio respiro da valorizzare, dunque, sempre più.

ALFREDO OTTAVIANI