Giostra della Quintana
Nel 1946 venne riproposta la Giostra della Quintana, su indicazione di Emilio de Pasquale, che si ispiro ad una giostra del 10 febbraio 1613. In quel lontano anno cinque cavalieri di altrettante famiglie gentilizie si affrontarono per decidere se fosse più confacente ad un cavaliere d’onore la fedeltà al principe o quella alla dama. Le giostre a Foligno sono documentate a partire dal 1448, ma l’interesse degli organizzatori del 1946 si rivolse alla giostra del 1613 perché era stata descritta in ogni particolare in alcuni manoscritti attribuiti ad Ettore Tesorieri, cancelliere priorale della città.
La versione moderna della Quintana si gioca la seconda e la terza domenica di Settembre. Al “Campo de li Giochi” 10 cavalieri, uno per ogni rione della città, in sella a magnifici destrieri, debbono coprire un percorso ad otto, al centro del quale è disposta una statua lignea del XVII secolo, denominata “Quintana”.
Sul braccio destro disteso del simulacro vengono appesi anelli di misura decrescente, nella prima tornata gli anelli misurano un diametro interno di cm. 10. I cavalieri che terminano la corsa senza aver avuto alcuna penalità, cioè aver infilato tre anelli, non aver abbattuto bandierine che delimitano la pista, non essere usciti fuori percorso, non aver terminato la gara fuori tempo massimo, non aver perduto parti del vestiario, ed aver consegnato alla giuria di gara tutti gli anelli, passano alla seconda tornata in cui gli anelli si restringono ed hanno un diametro interno di cm. 8, mentre nella terza tornata gli anelli misurano 6 cm. di diametro.
Il cavaliere che, avrà infilato i tre anelli nel minor tempo e con minor penalità degli altri vincerà il palio della giostra, eseguito da pittori di fama internazionale.
I cavalieri gareggiano per i colori dei dieci rioni cittadini: Ammanniti, Badia, Cassero, Contrastanga, Croce Bianca, Giotti, Mora, Morlupo, Pugilli e Spada. Essi sono accompagnati in corteggio per la città e al campo di gara dalle rispettive rappresentanze rionali che sfilano indossando i sontuosissimi abiti dell’epoca.
Per maggiori informazioni: www.quintana.it