Santa Maria Infraportas
La vasta piazza S. domenico ha a mezzogiorno la caratteristica Chiesa di s. Maria Infraportas, notizie dal 1087. L’ingresso è protetto da un portichetto (sec XI-XII) rimaneggiato, a tre archi a tutto sesto sorretti da quattro colonne con capitelli romanici. La facciata a corsi di pietra rossa e bianca ha una bifora che malamente sostituì il rosone originario.
L’interno assai manomesso è a tre navate divise da pilastri: la mediana con volta a botte, le laterali, aggiunte nel secolo XV, con volte a crociera. Sulle pareti della chiesa sono numerosi affreschi. Tra gli altri citiamo: navata sinistra, sul pilastro sinistro Madonna col Bambino di scuola di Ottaviano Nelli della prima metà del XV sec.; sulla parete sinistra Madonna col bambino e s. Giovanni Evangelista sopra un fondo di arazzo sorretto da due angeli, opera firmata di Ugolino di Gisberto. Ultimo pilastro sotto l’arco a destra S. Rocco ed angeli affresco di Pierantonio Mezzastris; altro affresco dello stesso pittore è il S. Girolamo incoronato da angeli e S. Rocco nella navata centrale a sinistra presso la porta. Infine, sul lato sinistro della navata destra, sotto il primo arco Cristo portacroce, attribuito a Niccolò di Liberatore detto l’Alunno.
Dall’ingresso, a sinistra la cappella di san Pietro è la parte più antica della chiesa. Originariamente la cappella prendeva luce da una monofora sulla parete sinistra e da due bifore su quella destra. Nello strombo della maggiore bifora sono tracce di due deterioratissime raffigurazioni pittoriche bizantineggianti, una difronte all’altra: S. Disma, il buon ladrone, e S. Michele Arcangelo. nella parete di fondo affresco bizantineggiante, forse di artista umbro della prima metà del sec. XII Cristo benedicente alla maniera greca tra S. Pietro e S. Paolo; nella parte inferiore una elegante decorazione a foggia di arazzo orientale. A destra scultura in legno policromo. Madonna in trono col Banbino.