Archivio di febbraio 2018
LE CITTA’ SONO VIVE – editoriale gennaio 2018
Nei giorni scorsi mi è capitato tra le mani un libro caro a mio padre, “Le città sono vive”, scritto dal suo amico Giorgio La Pira, Sindaco di Firenze negli anni ’60.
Mi piace estrapolarne e condividere con Voi una frase, un concetto : ” …qual è il diritto che le generazioni presenti possiedono sulle città da esse ricevute dalle generazioni passate? La risposta non può essere che questa: è un diritto di usare, migliorandolo e non distruggendolo o dilapidandolo, un patrimonio visibile ed invisibile, reale ed ideale, ad esse consegnato dalle generazioni passate e destinato ad essere trasmesso, accresciuto e migliorato, alle generazioni future. Usare, migliorare e ritrasmettere la casa comune!…”
La vita sociale, il vivere insieme degli uomini, oggi più che mai, nella realtà moderna, si espande e si arricchisce di nuovi valori.
È vero, le città saranno vive se ogni giorno non dimenticheremo la storia fatta di beni tangibili, di pietre, di paesaggi, di opere d’arte e se tutto ciò sapremo ritrasmettere, con un valore aggiunto, alle nuove generazioni. Le città continueranno a vivere se ognuno di noi, nel suo piccolo, saprà tutelare ed accrescere quel valore inestimabile fatto di ricordi, di storie, racconti ed impegno personale. Le città continueranno ad essere vive se la responsabilità individuale diverrà consapevolezza collettiva, se il valore di ognuno diverrà valore di tutti. Per salvaguardare il prezioso patrimonio, umbro ed italiano (paesaggio, antichità, storia, tradizioni e cultura) e per evitare che ciò che resta del nostro paesaggio venga distrutto, bisogna ripartire dai diritti delle generazioni future e su questa base ricostruire una coscienza collettiva anche attraverso un quadro istituzionale e legislativo credibile, funzionale ed efficace.
Luca Radi