Nel corso dei suoi cento anni, la Pro Foligno ha vissuto inevitabilmente eventi fortunati incrociati con momenti di difficoltà. Al di là dei singoli eventi, rimangono tuttavia le pietre miliari che la Pro Foligno ha lasciato in custodia alla città. Già nel 1906 ebbe a compiere una operazione coraggiosa con la fondazione della associazione di pubblica assistenza “Croce Bianca”. Continua...

Vue de la place et de l’eglise de Foligno (di Piero Lai)

Nel catalogo del Salon di Parigi del 1841
figura al numero 642 una Vue de la place
et de l’eglise de Foligno di Edmond Du
Sommerard. Allo stesso autore appartiene
anche il numero successivo 643 che è una
Vue du Grand Canal de Venise. Nel 2005
il Comune di Foligno comprò sul mercato
antiquario un disegno di Edmond Du
Sommerard che raffigura foligno place,
datato 1840 e firmato. Il disegno raffigura
l’angolo nord di Piazza Grande, con il
Palazzo Trinci (prima del rifacimento
della facciata) e dell’ingresso secondario
del Duomo (prima, ovviamente, dell’intervento
di restauro novecentesco). In una
scheda tecnica pubblicata sul Bollettino
storico della città di Foligno si suggeriva
la possibilità che al Salon di Parigi fosse
stato effettivamente esposto il disegno
presente oggi nel Museo della Città di
Foligno in Palazzo Trinci. Ed invece non è
così. Perché in una raccolta privata italiana
esiste un quadro ad olio su tela, di cui
siamo venuti recentemente a conoscenza,
che riproduce perfettamente il disegno
che quindi ha avuto una funzione di
menabò, di appunto preparatorio. Anche
il quadro è firmato, ma la data è diversa,
quella del 1841, l’anno appunto del Salon.
Il disegno che misura cm 25 x 40 è uno
schizzo sommario, che lascia poco definite
le finestre del Palazzo delle Canoniche
e soprattutto accenna ad un solo piccolo
gruppo di personaggi (tre donne) in conversazione
davanti al Duomo. Il quadro
invece che misura cm 66 x 89 definisce
in tutti i particolari, le finestre e i negozi
sottostanti e arricchisce enormemente
il numero dei personaggi che occupano
la Piazza. tanto che il quadro assume
un’importanza rilevante anche per una
storia delle tradizioni e del costume.
Come è noto, Edmond Du Sommerard
(Parigi 1817-1885), figlio di Alexdandre
(1779-1842), non è personaggio
ignoto al mondo dell’arte. Archeologo,
collezionista, pittore, assunse alla morte
del padre la direzione delle raccolte del
Museo di Cluny, a Parigi, che ospitano
l’arte del medioevo francese. Ne è stato
direttore fino alla sua morte ed ha completato
l’opera lasciata incompiuta dal
padre Les Artes du Moyen-age. Disegno
e quadro potranno essere esposti in futuro
nelle sale del Museo che si affacciano su
quella Piazza riprodotta? E quale sorpresa
ne avrebbe Edmond se ritornasse a Foligno
come fece in quel fatidico 1840?

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