Nel corso dei suoi cento anni, la Pro Foligno ha vissuto inevitabilmente eventi fortunati incrociati con momenti di difficoltà. Al di là dei singoli eventi, rimangono tuttavia le pietre miliari che la Pro Foligno ha lasciato in custodia alla città. Già nel 1906 ebbe a compiere una operazione coraggiosa con la fondazione della associazione di pubblica assistenza “Croce Bianca”. Continua...

Il dopoguerra e i gruppi teatrali attivi a Foligno (di Lanfranco Cesari)

Negli anni Quaranta del dopoguerra
si attivano a Foligno alcuni gruppi
teatrali che danno vita ad applauditi
spettacoli di rivista, varietà musicali e
operette, in cui si esaltano la fantasia e
la versatilità dei giovani artisti folignati
nel redigere i testi e nell’allestire le
scenografie, oltre che nell’interpretare
e nel comporre le musiche e le canzoni.

Le riviste musicali

“Cantachiaro” e
“Guardiamoci allo specchio”
Viene così rappresentata con successo
al Supercinema Teatro, già Cinema
Teatro Impero, sulla scia dell’omonimo
spettacolo di De Tuddo, Monicelli,
Garinei e Giovannini dato al “Quattro
Fontane” di Roma, la rivista musicale
“Cantachiaro”, con un “agguerrito”
cast di interpreti tra i quali Mauro Antonini,
Carlo Poletti, Vinicio Taddei,
Bruno Terrin, Feliciano Mattioli,
Giovanna e Ugolina Ruffinelli, Eros
Manni e Daniela Sabbatini che, accompagnata
dall’orchestra Fancelli,
interpreta la canzone “Io son la verità”.
E al Teatro San Carlo va in scena,
nell’autunno del 1946, “Guardiamoci
allo specchio”, rivista musicale di
Luciano Radi e Brenno Rampioni,
con musiche originali del maestro
Franco Benigni, direzione d’orchestra
del maestro don Guerriero Silvestri,
luci di Renzo Ravanelli. Interprete,
insieme a Radi e Rampioni, un gruppo
di giovani e promettenti “attori” , tra
i quali Sirio Giannantoni, Corrado
Leone, Enzo Tomassoni, Walfrido
Paoli, Stefano Ponti, Vezio Bazzarin,
Luigi Fratta. Non mancano gli
applausi e le repliche. Il Teatro San
Carlo, nel dopoguerra adibito anche a
sala cinematografica, era stato inaugurato
il 23 settembre 1888 e realizzato
nell’ambito dell’Istituto San Carlo per
dare impulso alle attività ricreative giovanili.
La giovane Compagnia folignate
ne rilancerà, con rinnovato fervore,
l’attività teatrale interrotta nel periodo
bellico, rinverdendo gli allori della
gloriosa filodrammatica cittadina che
aveva avuto diversi direttori artistici,
tra i quali (primi anni Venti) il cavalier
Manlio Calindri , artista di chiara fama
e padre del più noto attore Ernesto.

“Quando il cuore s’innamora”

La sera del 7 aprile 1948 il Gruppo
Artistico Città di Foligno rappresenta
al Supercinema Teatro, per la regia di
Brenno Rampioni, “Quando il cuore
s’innamora”, operetta brillante in tre
atti su libretto di Alberto Retti e musiche
del concittadino
maestro Alessandro
Biagini. Tra gli interpreti,
Brenno Rampioni,
Maria Pia
Morroni (soprano),
Daniela Sabbatini,
Nella Cruciani, Marisa
Cruciani, Elda
Stoppini, Italo Stinchelli
(tenore), Otello
Giovannini, Mario
Cesaroni, Umberto
Tonato, Enzo Tolomei.
La grande orchestra
diretta dal maestro
Biagini esegue
tra gli altri motivi il valzer nostalgico
“O dolce terra mia” composto dallo
stesso Biagini. Lo spettacolo riscuote
un lusinghiero successo e viene riproposto
in altri centri dell’Umbria con
i favorevoli giudizi della critica e del
pubblico. Il giornale “Il Mattino” ne
redige un resoconto con commenti e
riferimenti ad “un dialogo spigliato e
vivace e una musica che finalmente
ci riporta alla dolce melodia italiana”.
Questo fervore musicale, sostenuto
dall’interesse del pubblico, è ravvivato
dall’impegno di giovani appassionati
interpreti e musicisti riuniti sotto la bacchetta
dell’insigne maestro Alessandro
Biagini, autore, tra l’altro, di romanze,
preghiere, canti religiosi, inni patriottici
e di alcune operette brillanti, tra le quali
“Bella di notte”, che viene ricordata insieme
a “Quando il cuore s’innamora”.

“Addio Giovinezza”

Si ricorda anche quando (20 febbraio
1940) al Cinema Teatro Impero era
andata in scena “Addio Giovinezza”,
di Pietri, interpretata da Graziella
Muzzi (soprano), Daniela Sabbatini,
Tina Tomei, Anna Alimenti, Nella
Cruciani, Anna Desideri, Bruno
Donati (tenore), Brenno Rampioni,
Paolo Briganti, Ottaviano Occhiuzzi,
per la regia di Ida Pizzardi. Maestro
concertatore e direttore d’orchestra
(trenta professori, quaranta esecutori)
Alessandro Biagini. Dopo la morte,
a Biagini viene intitolata la Scuola
comunale di Musica, della quale egli
è stato uno dei più apprezzati maestri

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