Il ricordo di Mons. Mario Sensi a Colfiorito
Mario Timio
Non poteva essere diversamente. A Mons. Mario Sensi è stata dedicata a Colfiorito una giornata nell’ambito della Sagra della Patata Rossa, una manifestazione che egli ha promosso e potenziato culturalmente. A un mese dalla sua morte la comunità parrocchiale. e paesana , con la regia del Dott.Domenico Lini, presidente della medesima Sagra, si è stretta intorno al ricordo di questo grande prete, nonché storico e docente. E’ molto singolare che nell’opuscolo della Sagra 2015 sia stato inserito oltre ad una sintesi della vita di Don Mario, l’elenco dettagliato delle sue pubblicazioni (488). E rifacendomi proprio ad alcuni passaggi di tale sintesi mi piace ricordare che Mons. Sensi”non è stato solo un intellettuale che ha dedicato la sua vita alla ricerca rigorosa e minuziosa, che ha aperto nuove strade all’interpretazione della storia della chiesa: è stato un pastore generoso che ha saputo usare la sua vocazione a favore del suo gregge”. E prima di essere ricordato come storico e intellettuale egli preferiva che il suo gregge, e non solo,lo ricordasse come prete. Non a caso la giornata commemorativa è iniziata con la celebrazione della Santa Messa a sostegno della valenza cristiana della sua vita e della sua opera. Successivamente in una tavola rotonda, moderata dal Prof.Boris Ulianich , la figura di Don Mario è stata illustrata da valenti relatori suoi amici e colleghi: Laura Bonomi Ponzi,Dante Cesarini, Fortunato Frezza, Ettore Orsomando, Stefano Brufani. Ognuno, seppure da diverse angolature, ha messo in evidenza il carisma di Don Mario, la sua passione per il lavoro di ricerca, coniugato ad un carattere mite e timido che nascondeva però una grande determinazione in cui la cultura doveva essere veicolo di apostolato e di servizio. Un’altra caratteristica dell’opera di Sensi sgorga dal distacco della sua visione del mondo dal contenuto dei suoi scritti. Non ha fatto mai proselitismo, non ha mai inserito una parola in più a sostegno delle sue idee, differenziandosi così da quegli storici che-vicini o lontani – non resistono dal confondere basi ideologiche o basso conformismo con i canoni di ricerca scientifica. Eppure Mons. Sensi, come si legge nelle citata sintesi, “ ha contribuito in maniera determinante a rendere intellegibile la Chiesa a se stessa e a riscoprire l’eredità di complessità e rilevanza anche su tematiche ritenute marginali”. A conclusione della giornata è stata scoperta dal Dott. Domenico Lini e da Mons. Fortunato Frezza, con grande emozione di tutti gli astanti, una gigantografia di Mario Sensi a perenne ricordo della sua figura tra i monti umbro-marchigiani, a valenza locale, regionale, nazionale e europea.