Nel corso dei suoi cento anni, la Pro Foligno ha vissuto inevitabilmente eventi fortunati incrociati con momenti di difficoltà. Al di là dei singoli eventi, rimangono tuttavia le pietre miliari che la Pro Foligno ha lasciato in custodia alla città. Già nel 1906 ebbe a compiere una operazione coraggiosa con la fondazione della associazione di pubblica assistenza “Croce Bianca”. Continua...

L’oratorio della Nunziatella

La Vergine Annunziata è la compatrona della città ancora nel tardo medioevo: La sua immagine, nella seconda metà del Quattrocento, è dipinta da Ugolino di Gisberto sulla facciata del Palazzo comunale insieme ai santi patroni Feliciano e Pietro Crisci. Un’immagine dell’Annunziata, fatta dipingere come ex – voto dall’aromatario Niccolò di Giacomo nella propria casa da origine al santuario pubblico. nel 1489 tale immagine incomincia a fare miracoli, provocando uno straordinario afflusso di fedeli e di oblazioni. Nelle more dell’iniziativa vescovile, il Consiglio comunale nel 1491 delibera di acquistare la casa e costruirvi un santuario, che sarà terminato nel 1494, opera, presumibilmente, di Francesco di Bartolomeo da Pietrasanta. Il Comune ne cura l’ufficiatura, nomina e stipendia il cappellano e provvede all’ornamentazione della chiesa.   
 
Il Battesimo di Cristo è affrescato dal Perugino (città della Pieve, 1450 – Fontignano 1523) sull’altare di destra, intitolato a San Giovanni Battista, veso il 1507, su commissione di Giovanni Battista Morganti, come attesta l’iscrizione sotto la lunetta ( DEO ET BEATO IOANNI BATTISTAE SACRUM PIETATE IOANNIS BATTISTAE MORGANTI) ribadita da due stemmi della sua famiglia posti accanto agli spigoli superiori dell’affresco. Il raffinato cromatismo, tutto giocato sui toni del viola e dell’azzurro e l’impianto dell’opera richiamano precedenti esempi della sua produzione : prototipo illustre il Battesimo della Cappella Sistina.

ANNO CENTENO TER MONO DENO HAEC DOMUS ALMA PATRIS CUM SANCTO FLAMINE NATI TEMPESTATE FAMIS NIMIE CEPIT RENOVARI A DOMINO FACTO CALIXTO PRESULE MARCO. / EXTITIT VIR MAGNUS LOTHOMUS ACTO COMARCHUS QUOS CHRISTUS SALVET BENEDICAT ADIUVET AMEN.

Nell’anno 1133 questa nobile dimora del Padre di Colui che è stato generato per opera dello Spirito Santo cominciò a rinnovare da Marco, creato vescovo da papa Callisto, mentre imperversava una grande carestia. Era “console” Lotomo e Atto era “comarco (capo dei conti), che Dio li protegga, li benedica e li aiuti, Amen.